FAQ
Ecco le risposte alle domande più frequenti che ci vengono rivolte
Le principali differenze possono essere riassunte in:
– Durata di taglio
– Qualità di taglio
– Materiali da lavorare
– Affilatura
– Prezzo
Leggi il nostro approfondimento Utensili in diamante e in metallo duro, quali le differenze?
L’affilatura di un utensile in diamante è un procedimento molto delicato e deve essere eseguita da centri competenti; per garantire la massima sicurezza dell’utensile è necessario che la sede della placchetta rimanga integra, per evitare che la placchetta si stacchi dall’utensile durante l’utilizzo.
Ogni affilatura erode indicativamente 0,2÷0,3 mm sulla singola placchetta di diamante. Ecco perché, ad esempio, gli utensili economici che hanno una placchetta di piccolo spessore, non possono essere affilati più di 2/3 volte, mentre le altre possono arrivare fino a 8/10 affilature.
Non esiste un tempo standard valido per tutti gli utensili. È importante considerare:
– il tipo di utensile
– il tipo di affilatura necessaria: “finitura/superfinitura”
– la tecnologia da applicare a quel determinato utensile
– quanto diamante è necessario asportare per ridare nuova vita al tagliente
Grazie alle sue innate caratteristiche, il diamante può lavorare materiali ad elevata durezza, materiali a base legnosa, materiali plastici e non ferrosi.
Difficilmente lo stesso utensile è utilizzabile su materiali di diversa natura. La tecnologia di affilatura applicata lo rende specifico per un determinato materiale piuttosto che per un altro.
Il metallo duro consente di lavorare molteplici tipi di materiali di diversa natura:
– tutti i materiali a base legnosa
– tutti materiali plastici
– i materiali ferrosi e non.
No. I parametri inseriti a catalogo indicano il range minimo e massimo consentito per quel tipo di utensile e variano in base alla tipologia di lavorazione e di materiale.
Assolutamente sì, tuttavia le performance cambiano in funzione del materiale lavorato.
Se vuoi avere indicazioni sul migliore utilizzo dei prodotti Wirutex, contatta l’area tecnico commerciale.
Wirutex generalmente consiglia 0,2 – 0,3 mm
Il metallo pesante, che è ottenuto per sinterizzazione, offre una grande rigidità ed un’elevata resistenza allo stress.
Aerotech® è una turbina d’estrazione che cattura le polveri di lavorazione e trucioli durante le operazioni di Nesting e Pantografatura. Questo sistema protegge gli operatori dall’inalazione di polveri, riduce il dispendio di energia grazie al ridotto uso di aria compressa, diminuisce il tempo di fermo macchina, allunga ‘la vita’ degli utensili ed impedisce alla polvere di compromettere il corretto funzionamento della macchina.
Guarda il video di Aerotech® in azione!
Il mandrino ThermoGrip è un sistema di serraggio a calettamento termico, sistema che garantisce stabilità e rigidità.
Il mandrino Hydro-Grip ha un sistema di serraggio idraulico, sistema che permette rapidi cambi di utensile.
Per ulteriori approfondimenti visita la pagina dedicata ai Mandrini
La migliore tenuta è garantita dalla tecnologia a calettamento termico. Trattandosi di un accoppiamento con interferenza, la forza di serraggio è direttamente proporzionale alla dimensione dell’attacco delle Fresa Pantografo e del foro sul mandrino stesso.
Per ulteriori approfondimenti visita la pagina dedicata ai Mandrini
Questo dipende dal tipo di applicazione: il calettamento termico offre il massimo della rigidità, mentre il sistema Hydro coniuga una buona rigidità alla capacità di ridurre al minimo il run-out dovuto all’accoppiamento albero/foro.
Per ulteriori approfondimenti visita la pagina dedicata ai Mandrini
Il calettamento è un procedimento molto semplice che richiede l’utilizzo di un macchinario specifico.
Come Calettare un utensile? Guarda il video
La tecnologia di affilatura applicata alle punte “W-Plus” consente di ottenere un utensile altamente performante e garantisce un alto rendimento in termini di durata e numero di fori.
Non esiste un dato standard valido per tutti gli utensili. La durata viene condizionata dal tipo di materiale, dalla velocità di avanzamento, dalle condizioni della macchina, dai turni lavorati e dal mandrino utilizzato.
È una terminologia che indica il numero di placchette che lavorano sulla porzione di profilo da processare.
Per poter consigliare i parametri di lavorazione ottimali per ogni utensile, l’utilizzatore deve fornire dati specifici, come materiale-spessore-rivestimento del pannello, tipo di lavorazione che si vuole fare e macchinario col quale lavora.
La differenza sostanziale si trova nella precisione: il saldobrasato per sua natura garantisce una precisione costante nel tempo e non può essere modificata da alcun fattore esterno, al contrario del fissaggio meccanico che è soggetto ad alterazioni dovute all’intervento umano, al cattivo settaggio, oppure al malfunzionamento della macchina.
Un’altra differenza è nel livello di sicurezza garantito: l’utensile saldobrasato per normativa deve superare i test di sovra-velocità con una componente pari a 2x, mentre il fissaggio meccanico si ferma a 1,5x
Una delle caratteristiche principali da valutare con molta attenzione è senza dubbio la geometria del dente; a seconda dell’applicazione, inoltre, possono variare anche altre specifiche caratteristiche.
Per valutare la lama più corretta, consigliamo un contatto diretto con l’area tecnico-commerciale
H=4 e H=6 indicano l’altezza della placchetta in diamante prima dell’affilatura. L’altezza della placchetta incide sul numero di affilature possibili. Un esempio indicativo: H=4 permette in media 6/8 affilature, H=6 invece 8/12 affilature.